Castellana Sicula, incontro pubblico su ungulati selvatici

Una attenta analisi dell’emergenza daini e suidi selvatici, quella di ieri a Castellana Sicula nel corso di un affollato incontro, costruttivo e collaborativo, nel quale sono stati ripercorsi gli eventi che hanno portato all’espansione in area parco e fuori parco degli ungulati selvatici e delle iniziative poste in essere dall’ente per contrastarne la diffusione.
Un lungo percorso iniziato anni addietro e che adesso sta per concretizzarsi con la messa a regime dei vari processi di gestione, superando le diverse criticità soprattutto infrastrutturali che tanto hanno condizionato un’attuazione ottimale delle attività. Tra i più rilevanti l’avvio di un percorso che consentirà di ottimizzare anche l’utilizzo dei capi derivanti dalle operazioni di controllo dei Daini, attraverso uno specifico disciplinare per l’utilizzazione delle carni derivanti dai capi rimossi, attraverso un centro di stoccaggio ormai prossimo all’inaugurazione. Obiettivo: rimuovere in modo energico e nel pieno rispetto della normativa nazionale e regionale i fattori di espansione demografica di tali specie di fauna selvatica per tutelare la biodiversità, le attività antropiche e la sicurezza dei cittadini.
“Proficuo incontro -per il Commissario dell’Ente Parco delle Madonie Salvatore Caltagirone- nel corso del quale il territorio ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto dall’Ente, che in questi ultimi mesi ha perfezionato i tasselli che permetteranno a breve di far partire un flusso di attività costante che, dagli abbattimenti dei capi alla distribuzione, ad un prezzo ovviamente simbolico, servirà a sostenere parte dei processi e chiuderà il cerchio del problema. Non è più il tempo delle polemiche, ma del dialogo costruttivo e propositivo”.
In questo senso, nell’ottica di una gestione adattativa fondata sull’analisi continua di tutti i dati faunistico-ambientali e di un’ottimizzazione progressiva della gestione, tra le ipotesi avanzate, anche quella dell’implementazione dei sistemi di protezione per le attività agricole, interventi tra l’altro già previsti nei piani ma per i quali al momento non è prevista però copertura finanziaria.
E proprio su questo punto, una straordinaria opportunità è stata prospettata dal Presidente del GAL Madonie Francesco Migliazzo che ha suggerito di intercettare specifiche fonti di finanziamento ancora inutilizzate.
L’incontro, organizzato in sinergia tra Ente Parco e Comune di Castellana, è stato sapientemente moderato da Anselmo Intrivici, Presidente del Consiglio della cittadina madonita nonché esperto in materia sanitaria, il quale si è fatto carico di divulgare al massimo nel territorio le iniziative messe in atto dai vari enti per fronteggiare e rimuovere le criticità.
Per Intrivici, “Inizia un percorso di informazione e auspichiamo anche di formazione nei confronti degli operatori del territorio per fare comprendere come questa criticità, che sta mettendo a rischio la biodiversità ambientale, può in realtà costituire una importante opportunità per l’area delle Madonie”.
Presenti oltre a numerosi cittadini, allevatori e produttori, alcuni sindaci, il Presidente del GAL Madonie Francesco Migliazzo, tecnici del settore, autorità civili e militari, tra cui il comandante della locale Compagnia Cc capitano Salvatore Mancuso, Comitati spontanei di cittadini, a testimoniare l’importanza che la problematica e le attività hanno per il territorio e sulla popolazione con risvolti sulla sicurezza, sulla tutela del territorio e sulle opportunità future.

Nella foto, da sinistra il presidente del Consiglio Comunale di Castellana Anselmo Intrivici, il commissario dell’Ente Parco Salvatore Caltagirone, il funzionario dell’ Ente Parco Egidio Mallia, il sindaco di Isnello Marcello Catanzaro, quello di Collesano, Tiziana Cascio ed il capitano dei carabinieri della Compagnia di Petralia Salvatore Mancuso

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